Area 51 la storia

introduzione area 51

Le stesse luci nel cielo notturno assumono significati diversi se viste da occhi diversi. Per l’esperto di aerei da guerra sono un bombardiere B1 in volo sperimentale, per l’ufologo una navicella aliena, per l’astronomo meteoriti in discesa nella nostra atmosfera…
Las Vegas, Hotel Luxor: le finestre di questo singolare albergo si affacciano su un terminale all’angolo nord-ovest dell’aeroporto internazionale McCarran. Da qui decollano dei 737 altrettanto particolari, ma sicuramente meno appariscenti dell’albergo in stile egiziano. Completamente bianchi con solo una striscia rossa lungo la fiancata, sono privi di qualsiasi nome o logo. Negli ambienti dell’aviazione, questi aerei vengono associati alla fantomatica compagnia aerea “Janet”.

Ad aumentare l’alone di mistero che circonda questa compagnia fantasma c’è il fatto che alcuni di questi aeromobili possiedono un “tail number” (il codice alfanumerico che identifica univocamente ogni aereo) che ne assegna la proprietà all’Aeronautica Militare Statunitense. Ogni mattina questi aerei decollano per portare al lavoro più di 100 persone ciascuno; un lavoro segreto, svolto in un luogo segreto: l’Area 51.
I deserti sono più o meno tutti uguali: un caldo bestiale, qualche cespuglio secco che rotola e la desolazione più totale, senza un segno di vita per chilometri e chilometri. Ma questo non vale se parliamo del deserto del Nevada. A renderlo speciale non sono solamente i suggestivi picchi delle alture che lo circondano, né il Groom Lake, per quanto interessante possa apparire un lago prosciugato.
In un deserto possiamo aspettarci di trovare tutto, tranne strade asfaltate, bunker, hangar e una pista di atterraggio lunga otto chilometri. Si tratta di 26.000 km quadrati di deserto “militarizzato” da una base che ufficialmente non esiste, ma che tutti conoscono: l’Area 51.

La via di accesso principale è tutt’altro che appariscente. Si tratta di una strada sterrata e polverosa che si stacca dalla statale 375 (chiamata “The Extraterrestrial Highway” per via dei numerosi avvistamenti di UFO lì verificatisi), all’altezza di una grande cassetta della posta di color bianco (una volta completamente nera).
Sedici km a sud di questo complesso troviamo il Papoose Lake, un altro lago salato asciutto. Nemmeno qui il nostro interesse è catturato dalle bellezze naturali, ma di nuovo da un’installazione militare, ancor più segreta dell’Area 51, denominata S4. E’ nei laboratori di questa base che ha lavorato per alcuni mesi Bob Lazar, testimone noto per aver rilasciato dichiarazioni sulle “particolari” ricerche che vi si svolgevano.
Completano la militarizzazione di queste terre desolate (ma non troppo) il poligono nucleare di Tonopah, e la base aerea di Nellis.
Divenute accessibili al pubblico, le immagini satellitari hanno reso possibile osservare ciò che per anni era rimasto celato sulle cartine topografiche. Oggi, grazie a programmi come Google Earth, possiamo curiosare su questa zona, nota anche come Dreamland, interpretando ombre e sagome stampate sul terreno, o leggendo i commenti della Google Earth Community.
Ma possiamo solo fantasticare su cosa si nasconda dentro (e sotto) la misteriosa Area 51. Installazioni militari, progetti top-secret, UFO, alieni: tutto questo è Dreamland.