Il filosofo dice che gli esseri umani non sono pronti a entrare in contatto con gli alieni


Siamo pronti per il contatto alieno o no? Ti ritieni in grado di resistere a una storia di questo calibro? Pensi che non impazziresti a vedere le navi nel cielo? Ebbene, un filosofo pensa di no.

Se gli alieni sono reali e sono presenti sulla Terra, perché non sono atterrati sul prato della Casa Bianca o di fronte alle Nazioni Unite? Perché non hanno fatto una dimostrazione inconfondibile per annunciare la loro presenza?
Anche i ricercatori UFO più impegnati non hanno una buona risposta a queste domande. Credono in una presenza aliena e credono che questi presunti visitatori siano apparsi nei nostri cieli da secoli, ma gli avvistamenti sono generalmente brevi e le presunte interazioni non sono considerate affidabili dalla comunità scientifica.
Il filosofo Adrian Rudnyk ha esaminato la questione degli alieni da una prospettiva diversa. Usando metodologie filosofiche ha analizzato quali ipotesi possiamo fare sull'intelligenza extraterrestre e si è chiesto se avrebbe senso per una civiltà aliena entrare in contatto diretto con l'umanità.
Adrian Rudnyk, filosofo e ufologo
La sua conclusione è che una specie avanzata avrebbe buone ragioni per evitare il contatto diretto almeno per il momento.
Non siamo abbastanza avanzati per un contatto
Rudnyk crede che gli umani abbiano chiarito che la nostra civiltà non è abbastanza avanzata per entrare a far parte di una comunità galattica. Le conclusioni del suo esperimento mentale di anni di sviluppo sono accuratamente spiegate in una nuova pubblicazione chiamata "The Assessment".
Siamo umani pronti a entrare in contatto con civiltà extraterrestri? Rudnyk ha conseguito lauree avanzate in musica e filosofia, ha suonato il violino professionalmente per molti anni e ha indagato sugli UFO dagli anni 80. Lui e altri membri della sua famiglia hanno riportato esperienze di contatti che risalgono a diversi anni fa.
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