Gli scienziati dichiarano: "Le sonde extraterrestri potrebbero essere nascoste negli asteroidi vicino alla Terra"


Secondo un nuovo studio scientifico, le sonde extraterrestri potrebbero essere nascoste negli asteroidi vicini alla Terra che ci guardano. Lo scienziato James Benford e attuale presidente dell'organizzazione spaziale Microwave Sciences a Lafayette, in California, afferma che gli asteroidi vicino al pianeta possono fungere da "nascondiglio" per antiche sonde robotiche inviate da lontane civiltà aliene.

In un articolo pubblicato molto tempo fa sull'Astronomical Journal, intitolato "Marauders: Co-orbiters as SETI Observations", Benford afferma che questi "INVADER" sono sonde nascoste e sconosciute che mirano da anni a studiare la Terra.
Per lo specialista, queste sonde potrebbero essere in attesa su questi oggetti rocciosi finché non li troviamo. Potevano rimanere completamente in silenzio, trasmettendo solo dati. Se ne trovassimo uno sarebbe possibile semplicemente scattare una foto e inviare un messaggio per far sapere alla gente che l'abbiamo visto e poi usciremmo dal suo letargo.
Quest'ultima idea si basa principalmente sulla sonda Bracewell, un concetto ancora ipotetico per una sonda interstellare autonoma per comunicare con varie civiltà extraterrestri. Questa teoria ha generato alcune controversie nella comunità astronomica. Ma solleva anche una buona domanda; il processo di ricerca di antiche astronavi extraterrestri vicino alla Terra potrebbe essere cruciale per noi per comprendere alla fine le possibilità di vita intelligente nella nostra galassia.
Nel caso in cui non vengano trovati oggetti nascosti negli asteroidi che ruotano attorno al Sole o in un percorso orbitale simile a quello della Terra, è probabile che le civiltà extraterrestri nella nostra galassia siano estremamente scarse o alla fine non lo saranno.
Ma non è la prima volta che Benford parla dell'esistenza della vita extraterrestre. Nel 2010 ha concluso che gli scienziati SETI hanno preso le distanze dalla necessaria attenzione negli ultimi cinquant'anni poiché sono stati ascoltati solo bip e suoni da stelle vicine selezionate ma nessun suono artificiale. Gli scienziati SETI hanno avanzate possibilità di cambiare il metodo di ricezione e trasmissione delle frequenze, anche perché le civiltà aliene potrebbero non utilizzare la stessa gamma di frequenze radio che usiamo noi.
Secondo l'esperto, indipendentemente dal modo di vivere, l'evoluzione seleziona il risparmio di risorse. La trasmissione di informazioni in anni luce è estremamente costosa e richiederebbe un'enorme quantità di risorse. Una civiltà extraterrestre avanzata minimizzerebbe comunque i costi, quindi sarebbe uno spreco inviare un messaggio del genere se la sua tecnologia non fosse sufficiente.
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