ET: “La mia risposta è sì”, dice il direttore della NASA riguardo alla fede nella vita su altri pianeti

L’agenzia spaziale ha diffuso i suoi risultati dopo aver dedicato un anno allo studio degli UFO e non ha escluso la possibilità che i fenomeni anomali abbiano un’origine extraterrestre..


Il direttore dell’Agenzia spaziale americana (NASA), Bill Nelson, ha confermato di credere nella possibilità dell’esistenza di vita extraterrestre.

“Se mi chiedi se credo che esista vita in un universo così vasto che è difficile capire quanto sia grande, la mia risposta è sì”ha affermato l’esecutivo nel corso di una conferenza stampa in cui è stato diffuso un rapporto di 33 pagine sul fenomeno.

Tuttavia, gli stessi scienziati della NASA hanno affermato che la probabilità che esista vita su un altro pianeta simile alla Terra è almeno una su un trilione.

Gli Stati Uniti hanno lanciato un sito web sugli avvistamenti di UFO (oggetti volanti non identificati) e hanno persino tenuto un’audizione al Congresso su presunti insabbiamenti di “veicoli spaziali intatti”. In conferenza stampa, Nelson ha negato la mancanza di trasparenza della Casa Bianca nell’affrontare la questione.

Nuova definizione

L’agenzia spaziale americana ha recentemente nominato Mark McInerney a capo dell’area dei fenomeni anomali non identificati (UAP).

La NASA definisce UAP come osservazioni di eventi nel cielo che non possono essere identificati come aerei o fenomeni naturali scientificamente conosciuti.

Bill Nelson, dirigente della NASA, afferma di credere nell’esistenza degli extraterrestri Foto: Win McNamee/AFP

Secondo Nelson, i rapporti disponibili sugli UAP o addirittura sugli avvistamenti UFO non hanno il rigore scientifico necessario, né dati sufficienti per effettuare studi o trarre conclusioni sulla loro origine.

La stragrande maggioranza risulta essere terrestre, come palloni aerostatici, eventi meteorologici, aeroplani. L’agenzia ha inoltre concluso che non ci sono dati che indichino che i fenomeni anomali abbiano un’origine extraterrestre, ma neanche questa ipotesi può essere esclusa.

La NASA ha anche sottolineato che lo studio degli UFO richiederà nuove tecniche scientifiche e maggiori investimenti, come in satelliti più avanzati e intelligenza artificiale, nonché un cambiamento nella percezione degli oggetti volanti non identificati.

L’agenzia spaziale ha pubblicato i suoi risultati dopo aver dedicato un anno allo studio degli UFO e ha avvertito che la percezione negativa del fenomeno costituisce un ostacolo alla raccolta dei dati.

“Vogliamo cambiare il dibattito sugli UAP dal sensazionalismo alla scienza”, ha affermato Bill Nelson. Ha promesso un approccio aperto e trasparente.

Possibile “frode” in Messico

Nelson ha anche suggerito che il governo messicano renda disponibili alla comunità scientifica internazionale i presunti corpi di alieni presentati al Parlamento messicano lo scorso martedì 12. Gli scienziati ritengono che i corpi non siano ET, ma una frode.

“Se potessi dare un consiglio al governo messicano, sarebbe di rendere il materiale disponibile per l’analisi da parte della comunità scientifica internazionale”.

Secondo l’ufologo e giornalista Jaime Maussan, i corpi hanno più di mille anni e sono oggetto di studio in una ricerca condotta dall’Università Nazionale Autonoma del Messico (Unam). Fonte 

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