Rapporto della task force UAP della NASA: cosa sappiamo e cosa non sappiamo

Un recente rapporto della Task Force Unidentified Aerial Phenomena (UAP) della NASA è stato rilasciato al pubblico, rivelando alcuni dei risultati e delle raccomandazioni del gruppo formato nel 2020 per studiare gli oggetti misteriosi che sono stati trovati da piloti militari e altri testimoni .

Il rapporto ottenuto da The Debrief riassume i principali obiettivi, metodi, sfide e risultati della Task Force UAP, nonché alcune delle possibili spiegazioni e implicazioni del fenomeno.

Il rapporto afferma che la Task Force UAP è stata creata per “migliorare la nostra comprensione e ottenere informazioni sulla natura e le origini degli UAP” e per “garantire la sicurezza di volo del personale del Dipartimento della Difesa (DoD) e la sicurezza degli Stati Uniti. operazioni, strutture e beni”.


Il gruppo è stato inoltre incaricato di “identificare eventuali minacce poste dagli UAP” e di “determinare se gli UAP sono indicativi delle capacità aerospaziali avanzate di un avversario straniero”.

L’amministratore della NASA Bill Nelson ha sottolineato fin dall’inizio che il panel “non ha trovato prove che gli UFO siano di origine extraterrestre”. Detto questo, ha anche ammesso che “non sappiamo cosa siano questi UFO” e, infine, ha ritenuto che “la conclusione principale dello studio è che c’è molto altro da imparare”.

Amministratore della NASA: Bill Nelson
Il rapporto riconosce la mancanza di dati affidabili sugli UAP a causa di diversi fattori quali reporting limitato, stigmatizzazione, limitazioni dei sensori, problemi di classificazione e vincoli di risorse.

Il rapporto rileva inoltre che non esiste un metodo standardizzato per raccogliere, analizzare e condividere informazioni sugli UFO tra il Dipartimento della Difesa e altre agenzie. Pertanto una delle raccomandazioni chiave del rapporto è quella di stabilire un processo formalizzato e centralizzato per la segnalazione e l’analisi degli UFO, nonché di aumentare il coordinamento e la collaborazione tra agenzie sulla questione.

Il rapporto fornisce anche una breve panoramica di alcuni dei casi indagati dalla Task Force UAP, tra cui incidenti che coinvolgono più sensori, più testimoni, caratteristiche di volo insolite, collisioni ravvicinate e interferenze con sistemi militari.

Il rapporto afferma che la maggior parte di questi casi rimane inspiegata e che esiste un’ampia gamma di possibili ipotesi sulla loro origine, come fenomeni atmosferici, avversari stranieri, programmi classificati, droni commerciali o altri oggetti creati dall’uomo, o anche “altri” . .

Il rapporto si conclude affermando che la Task Force UAP continuerà a monitorare e indagare sui rapporti UAP, nonché a impegnarsi con altre parti interessate come il Congresso, la comunità scientifica e il pubblico. Il rapporto sottolinea inoltre che la questione UAP non è solo una questione di sicurezza nazionale, ma anche una potenziale opportunità per la scoperta scientifica e l’innovazione tecnologica.
È possibile accedere al rapporto qui: https://science.nasa.gov 
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Guarda il video qui sotto:

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