Un gruppo di scienziati delle università degli Stati Uniti e dell’Italia ha annunciato la scoperta di un quasicristallo naturale finora sconosciuto sulla Terra. Lo strano materiale si è formato nel 2021 al SandHills National Park nel Nebraska negli Stati Uniti quando un fulmine ha colpito una linea ad alta tensione e uno dei cavi è caduto a terra provocando lo scioglimento di alcuni granelli di sabbia.
Origine extraterrestre
I quasicristalli naturali finora scoperti hanno un’origine extraterrestre, essendo stati trovati nei meteoriti. I casi di occorrenza sul nostro pianeta sono rari e sono stati identificati solo nelle regioni in cui sono stati effettuati test di bombe nucleari. Questo perché la combinazione di alta temperatura e pressione generata in questi esperimenti ha finito per provocare la formazione di questi materiali.
Raro quasicristallo “infrangente” trovato in un frammento di fulmine “fossilizzato”. https://t.co/IuuVEu31Nu pic.twitter.com/yezqi2j6qN
— SPACE.com (@SPACEdotcom) 16 gennaio 2023
Osservando il quasicristallo scoperto in Nebraska al microscopio elettronico, i ricercatori hanno trovato frammenti di vetro di biossido di silicio nella sua composizione. Hanno così dedotto che le temperature all’interno della duna che ha ricevuto la scarica dovevano aver raggiunto almeno i 1710°C.
Spiega Luca Bindi, scienziato principale dello studio e professore di Mineralogia presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze: “I quasicristalli sono materiali in cui gli atomi sono disposti come un mosaico, secondo schemi regolari che non si ripetono mai nello stesso modo , mentre contrariamente a quanto accade nei cristalli comuni” e dice che questa scoperta è molto importante poiché il quasicristallo aveva una composizione mai vista prima.
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