Uno studio suggerisce l’occupazione umana in Patagonia prima dell’«Apocalisse del passato»

Uno studio archeologico effettuato con materiale litico (pietre lavorate) proveniente dai siti di Pilauco e Los Notros, situati nel nord-ovest della Patagonia cilena, ha rivelato prove di occupazione umana nella regione prima del periodo del recente Dryas.

Pilauco.

Credito: MysteryPlanet.com.ar.

Il Dryas Recente fu un periodo di brusco raffreddamento climatico avvenuto nell’emisfero settentrionale del nostro pianeta tra 12.900 e 11.700 anni fa, segnando la fine dell’ultimo periodo interglaciale (Tardiglaciar) e l’inizio dell’ultima glaciazione locale. La sua causa esatta rimane un argomento di dibattito scientifico, tuttavia, l’ipotesi dell’impatto di una cometa ha guadagnato forza negli ultimi anni – con l’ultima pubblicazione avvenuta per mano eterodossa di Graham Hancock e il suo documentario Los Apocalipsis del passato su Netflix—.

Se si ritiene che questo evento abbia segnato un punto cruciale per le prime protociviltà, queste hanno cercato di dare una testimonianza della resilienza dell’umanità in siti megalitici come Göbekli Tepe, in Turchia. Inoltre, tentarono di catturare la trascendenza dell’evento cosmico, i cui effetti collaterali furono probabilmente avvertiti in luoghi remoti come la Patagonia, dove, secondo un nuovo studio, esistevano società consolidate.

Prima occupazione

Nell’ambito di un progetto a Pilauco e Los Notros, nella regione dei laghi del Cile meridionale, i ricercatori hanno analizzato le interazioni tra l’uomo e l’ambiente del tardo Pleistocene. Due stagioni di ricerca – nel 2020 e nel 2022 – forniranno una raccolta di manufatti litici risalenti a un periodo compreso tra 17.300 e 12.800 anni prima del presente, che indica la presenza umana nella Patagonia nordoccidentale prima del periodo del Primo Dryas.

Ubicazione dei siti di Pilauco e Los Notros: a) a sud del Sud America; b) a nord-ovest della Patagonia; c) città di Osorno. Credito: Antonio Pérez-Balarezo; mappe di base da maps-for-free.com e Google Earth.

Secondo gli autori dello studio, la nuova serie di oggetti in pietra conferma l’uso ricorrente da parte dell’uomo per un periodo di 4.000 anni e fornisce maggiori informazioni sull’occupazione del tardo Pleistocene e sul comportamento di produzione delle erbe nella Patagonia nordoccidentale.

Inoltre, i segni distintivi indicano che gli esseri umani abitavano questa zona meridionale dell’America almeno 3.000 anni prima che fosse accettata in precedenza, ricordandoci che la nostra storia è piena di sorprese e che c’è ancora molto da imparare sulle nostre origini e sul nostro passato.

Evidenziati manufatti litici provenienti dagli strati del sito di Pilauco, comprendenti nuclei (a–e) e scaglie a bordi multipli (b–d, f–h). I bordi taglienti sono delineati in rosso. Credito: A. Pérez-Balarezo et al., Antichità, 2024.

Lo studio è stato pubblicato in Antichità.

Fonte: Antichità. Edizione: deputato.

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